La salute…
…circola con il sangue
Se si considera che le arterie sono i condotti attraverso i quali il sangue giunge a tutti gli organi e tessuti ben si capisce quale gravità comporti una patologia che riduca il flusso sanguigno.
Le arterie si ammalano principalmente con la aterosclerosi, un processo degenerativo cronico, che porta alla formazione di depositi di grasso e di calcio (placca), con conseguente riduzione di calibro dell’arteria.
Patologia Vascolare Arteriosa
I sintomi dipendono dal distretto interessato e dalla gravità dell’ostruzione.
Nel distretto vascolare periferico –arti inferiori– si assiste tipicamente ad una progressione di malattia da una fase asintomatica, alla comparsa di dolori durante il cammino, al dolore a riposo, sino alle lesioni trofiche (ulcera, gangrena).
Altre volte invece l’arteria può ammalarsi andando incontro ad una dilatazione patologica, (aneurisma).
L’aneurisma ha tendenza costantemente accrescitiva e può talora, se non trattato, andare incontro a rottura con conseguente emorragia.
Le cause della patologia vascolare arteriosa sono molteplici e non del tutto chiare. Si riconoscono svariati “fattori di rischio”:
- predisposizione familiare;
- ipercolesterolemia o aumento dei livelli di colesterolo nel sangue;
- ipertensione arteriosa;
- diabete;
- vita sedentaria;
- obesità;
- fumo;
- stress.
Esistono inoltre patologie autoimmuni (vasculiti) che provocano un’infiammazione della parete arteriosa con progressivo restringimento del lume vasale ed impoverimento dell’albero arterioso.
Quando rivolgersi al chirurgo vascolare?
In alcuni distretti, ad esempio arti inferiori, la sintomatologia è molto caratteristica (alterazione del colorito dell’arto e/o della sua temperatura e / o sensibilità), ma il sintomo più caratteristico è il dolore durante lo sforzo (claudicatio).
Negli stadi più avanzati compaiono lesioni trofiche (ulcera, gangrena).
In tutti questi casi la gravità dei sintomi aumenta progressivamente con la gravità delle lesioni vascolari.
In altri distretti invece (esempio aorta o carotidi) si può arrivare a stadi estremi di malattia o a complicanze pericolose per la vita senza sintomi premonitori.
Per questa ragione è opportuno dopo i cinquant’anni sottoporsi a un’accurata visita chirurgica vascolare, soprattutto se in presenza di fattori di rischio (familiarità per malattie vascolari, ipertensione, dislipidemia, abuso tabagico, vita sedentaria).
E dopo la visita?
Al termine di una visita -generalmente completata da esame ECD- il Chirurgo Vascolare è in grado il più delle volte di formulare una diagnosi abbastanza precisa. In alcuni casi sarà necessario eseguire esami di II livello (RNM, TAC, angiografia).
Potrà essere prescritta una terapia medica e programmati successivi controlli.
Qualora la patologia lo richieda, sarà necessario programmare un intervento chirurgico.
Oggi, oltre alla chirurgia tradizionale, è possibile spesso ricorrere a metodiche miniinvasive (angioplastica, stent, endoprotesi).